LA VITA DOMESTICA NELLA PUBBLICITA'

Lo scorso anno siamo rimasti un po' tutti spiazzati dallo spot della merendina della Motta.
Sì faceva abbastanza cagare, quasi quanto la merendina.
Di per sé, a mio parere, il solito spot per deficienti fino all'arrivo dell'asteroide, in tutta onesta la parte più interessante e credibile.
Perché quando questi creativi tentano di riprodurre uno spaccato di vita quotidiana non fanno altro che fallire.
Ad esempio se riproviamo a pensare alle solite immagini che ci propinano della povera massaia in casa cosa vediamo?
Vediamo una casalinga, anzi quella casalinga. Dai che l'abbiamo vista tutti.
Proprio quella, bella, rilassata, giovane, camicetta azzurrina, gonna verde-acqua o beige, un filo di perle, una bella casa con immancabile finestra con vista sul parco.
Le immagini, il contesto, l'abbigliamento della casalinga, la casa e l'arredo lasciano presupporre ad una vita abbastanza serena se non proprio agiata.
Ed invece no, perché tutti abbiamo le nostri croci da portare. E la croce che attanaglia la serenità della casalinga altro non è che:
“LA PULIZIA DEL PAVIMENTO”.
Che di solito non è sporco, anzi lo è ma l'aggettivo sporco non gli rende esattamente giustizia.
Perché, se nella vita di tutti i giorni un pavimento banalmente sporco lo si può definire tale se ci sta un po' di polvere, qualche briciola e tracce di terra, nella vita della nostra casalinga il pavimento non è sporco, no! È molto più simile alle strade della città di Miami dopo l'ennesimo uragano, o quanto meno sembra essere stato devastato da una frana.
Ma lei non si perde d'animo e ci si mette con il cencio. Ravana a destra, sinistra, avanti indietro ma invano perché, povera lei, le mattonelle non torneranno più allo splendore di un tempo.
E a questo punto arriva lui, la salvezza, la soluzione, l'omino con il detersivo giusto.
Lei per niente imbarazzata ne spiazzata dall'improvviso ingresso, riserva i suoi dubbi solo nei confronti del detersivo. E ci mancherebbe altro.
Lui bello ma non eccessivamente, come cazzo sia riuscito ad entrare in casa non ci è dato sapere, rassicurante, in grado di distruggere ogni dubbio della casalinga (E ci mancherebbe altro) con poche parole: “Ne basta una micro molecola ogni settantasei litri d'acqua”.
Lei cede e decide di fidarsi (E ci mancherebbe altro).
Riprende il cencio e con una sola passata si porta via anche i virus della lebbra e del vaiolo. Il pavimento è super splendente, riflette tutto come uno specchio ma vani saranno i tentativi di capire se lei porta le mutande , a tratti trasparente quel tanto che basta per intravedere la Cina.
Fine, e vissero tutti felici e contenti, sempre che il marito non rientri prima dal lavoro.
Ora lascerei perdere il degrado in cui versa il pavimento, evidentemente lasciato in balia di se stesso per almeno trent'anni, ma lei, gli entra un estraneo in casa e non gli viene il solletico di chiamare la polizia? E lui, un uomo, che si presenta con il detersivo giusto? Ma cosa ne sa? Ed ancora, entri in un letamaio del genere senza farti scappare: “buongiorno signora, minchia che casa di merda”.

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